
MBF e Caviro

Caviro nasce nel 1966, riunendo allora nove cantine sociali: oggi sono 32, situate in tutta Italia e il consorzio, con sede centrale a Faenza, è ormai una realtà leader nel panorama vinicolo nazionale e internazionale. Tavernello è da oltre 30 anni il prodotto più conosciuto di Caviro: il vino più scelto dagli italiani e non solo. L’esigenza di ampliare la produzione fino a 18.000 b/h, conquistare nuovi mercati, aumentare la qualità, migliorare il rendimento e modernizzare la linea di imbottigliamento per bottiglie in vetro nello stabilimento di Forlì, ha avviato la collaborazione con MBF. Elevata automazione ed efficienza produttiva, cambio formato rapido, controllo generale del processo, adattamento alla complessa struttura architettonica esistente, sono alcune delle caratteristiche del consolidato Superbloc®.
32 cantine sociali, 11.500 viticoltori, 31.000 ettari di vigneti, 6.200.000 quintali di uva: sono i numeri di Caviro, cooperativa agricola italiana nata a fine anni ’60 per valorizzare le uve di viticoltori attivi su tutto il territorio italiano. Oggi l’azienda ha raggiunto una posizione di leadership non solo in campo vinicolo, dove è il primo produttore italiano di vino daily con prodotti posizionati nelle diverse fasce di prezzo, ma anche nel settore distilleria dove è co-leader mondiale nella produzione di acido tartarico naturale.
Grazie ai marchi Tavernello e Castellino, Caviro presidia la fascia del vino per “tutti i giorni” che comprende anche gli IGT, DOC e DOCG delle linee Botte Buona e Brumale. Per il canale della ristorazione e delle enoteche, l'azienda agricola propone la linea Vini e Cantine D’Italia, che raggruppa vitigni provenienti da 8 regioni italiane. L’80% del vino immesso sul mercato da Caviro proviene dai propri soci, dato che assicura agli stessi soci la copertura dei mercati mondiali con diverse varietà di vini, per ogni fascia di consumo.
Una sfida complessa!
Caviro pone da sempre l’accento su innovazione tecnologica e qualità. L’acquisizione di stabilimenti, grandi consorzi, marchi affermati e prestigiosi unita a un marketing strategico, ne hanno fatto il primo produttore italiano di vini, una posizione importante che prosegue in un’ottica di costante sviluppo e con il raggiungimento di obiettivi sempre nuovi. Nel 2014, Caviro decide di modernizzare la parte fondamentale della linea vetro esistente dello stabilimento a Forlì, ovvero l’impianto di imbottigliamento, e pone degli obiettivi importanti da raggiungere: massima flessibilità di lavorazione, notevole aumento della capacità produttiva e della qualità del prodotto imbottigliato, costante efficienza e affidabilità, tracciabilità della bottiglia in ogni fase, compattezza per non modificare la struttura architettonica esistente e allo stesso tempo riduzione del rumore dell’impianto e dei costi di gestione, manutenzione ed energetici. Tutte le richieste dovevano essere analizzate in tempi brevissimi e la messa in servizio successiva non doveva influenzare in modo significativo la pianificazione della produzione.
Una sfida davvero complessa, che richiedeva uno studio approfondito di tutte le tematiche per poter fornire la giusta soluzione.
Dopo una lunga selezione l’unica azienda, oggi fidato partner, che ha saputo dare le giuste soluzioni a tutte le richieste presentate è stata la MBF SpA, oggi uno dei più importanti produttori di sistemi di imbottigliamento, riconosciuta ed affermata sui mercati italiano ed internazionale per il forte know how, e per la capacità di affiancare i clienti in un percorso di profonda collaborazione durante tutte le fasi di sviluppo di un progetto.
La linea MBF per l’imbottigliamento vetro: un Superbloc® con capacità produttiva di 18.000 b/h
Il cuore della linea di imbottigliamento pensato per Caviro è un Superbloc® altamente customizzato, uno dei progetti più ambiziosi realizzati da MBF. “Sono molti i fattori chiave che negli anni hanno determinato la crescita di MBF, su tutti la ricerca costante dell’eccellenza tecnologica e costruttiva delle nostre macchine. La capacità di sviluppare soluzioni che mirano al massimo beneficio di chi le sceglie, che semplificano il lavoro di chi le utilizza e che offrono al tempo stesso la capacità di preservare ed esaltare la qualità del prodotto imbottigliato, ci hanno portato a fornire impianti sempre più all’avanguardia. Nel caso specifico di Caviro, data l'elevata complessità degli obiettivi fissati, un team di specialisti: R&D, ufficio tecnico, project management, pianificazione produzione, messa in opera e post-vendita, ha analizzato in dettaglio ogni aspetto per fornire la migliore soluzione possibile per ogni esigenza”, racconta Stefano Villardi, Area Manager Italia di MBF.
Il Superbloc® per Caviro, offre totale flessibilità operativa e integra in un’unica macchina sciacquatrice, riempitrice, tappatrice sughero e vite, capsulatrice ed etichettatrice; questo gli permette di ottenere una maggiore efficienza rispetto a una linea tradizionale. Il design estremamente compatto e funzionale, ha permesso di preservare intatta tutta la struttura architettonica esistente, riducendo considerevolmente lo spazio necessario al suo posizionamento. La completa tracciabilità della bottiglia in ogni fase di lavorazione, grazie ai più evoluti e completi sistemi di controllo qualità realizzati con il supporto di telecamere, permette di seguire le bottiglie durante tutto il ciclo di imbottigliamento, garantendo un controllo costante e la massima qualità del prodotto imbottigliato e un abbattimento considerevole degli errori. Si può affermare che il dialogo tra Superbloc® e bottiglie è davvero continuo. Progettato e realizzato con sistemi di cambio rapido e automatico dei formati bottiglia, tappo, capsula ed etichetta completamente flessibili, consente la gestione dell’intera linea con la presenza di pochi operatori, anche grazie alle principali funzioni di controllo che sono riunite in un'unica area di interfaccia. Altre caratteristiche salienti del Superbloc®, che vanno a rispondere alle richieste di Caviro, sono la drastica diminuzione della rumorosità dell’impianto e la riduzione dei consumi energetici e dei costi di manutenzione, grazie alla guida tramite motori brushless e alla sincronizzazione elettronica di tutti i componenti.
“Sul mercato italiano non esistono linee di imbottigliamento per vino così tecnologicamente evolute ed esclusive. L’impianto è un concentrato unico di tecnologia dove tutto, dai cicli di lavaggio, alla microfiltrazione, al controllo prodotto durante il riempimento, è completamente automatizzato e tracciabile.

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